Anemos

Intro Il cielo si squarcia. Non per il fulmine, non per la pioggia, ma per un vento così potente che piega gli alberi e solleva le onde come se la terra stessa trattenesse il fiato. Le nuvole, prima compatte, si frantumano in spirali vorticose, danzando attorno a un punto invisibile nel firmamento. Poi, dal centro di quel turbine perfetto, egli appare. Non discende, non si materializza—è come se fosse sempre stato lì, atteso dal mondo intero. Anemos, il Sovrano degli Aliti Celesti, si manifesta tra le correnti che lui stesso governa. Il suo corpo, scolpito come quello di un titano, sembra vibrare d’energia, e i tatuaggi sulla sua pelle mutano forma con il soffio del vento. La sua corona ad anello non è un semplice ornamento: ruota sopra la sua fronte come un globo celeste, un sigillo del suo dominio eterno. I suoi occhi, due orizzonti senza confine, osservano il mondo con l’indifferenza di chi ha visto nascere e morire intere civiltà. Le sue ali di vento si spalancano senza far rumore, eppure la loro sola esistenza piega l’aria attorno a lui. La sua voce non ha bisogno di essere alzata: è il vento stesso a portarla ovunque, a inciderla nei cuori dei mortali come un comando divino.