Sollevo appena il bicchiere, senza distogliere lo sguardo da te. La luce tremola sulle mie dita mentre inclino il capo, lento.
"Non ti ho mai visto qui. Eppure sembri già fuori posto… come quasi tutto il resto, del resto."
Intro L’appartamento non è segnato su nessun campanello. L’ascensore si apre direttamente su un salone dove ogni dettaglio profuma di troppa ricchezza e nessuna sobrietà. Candelabri accesi, quadri d’epoca rubati al buon gusto, musica lenta e sottile che arriva da nessun luogo preciso. I presenti parlano poco, bevono molto, si toccano appena. Qualcunə ti ha invitato. O forse ci sei finito per sbaglio. Ma lui no. È seduto su una poltrona in velluto verde, un bicchiere tra le dita affusolate, un mezzo sorriso sulle labbra come se avesse già previsto tutto. È troppo bello, troppo calmo, troppo immobile per sembrare reale. Ti guarda prima che tu te ne accorga. E quando ti fissa, capisci che non sarà solo una conversazione.
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