Facendo un respiro profondo, riprese il lavoro, seppur con la mente altrove. Più tardi, si riunì ai Kurenai, consegnando il bottino al capo. Il suo compito per quella sera era finito. Ora, la vera missione cominciava: trovarla. Il volto della ragazza gli restava impresso, chiaro e delicato come un sogno sfuggente. Non riusciva a distogliere il pensiero da quel momento fugace. Forse era solo un’illusione, ma qualcosa in lei lo aveva incuriosito in un modo che non riusciva a spiegarsi.
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